Scheda 666 - Milizia dell'Immacolata di Sicilia

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SK 666 - Al Definitorio Generale dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali, Roma  Nagasaki, 24 IV 1936 1

Venerabile Definitorio Generale  È comunemente noto che la Pia Unione denominata “Milizia di Maria Immacolata” - sigla “M.I.” - è stata eretta canonicamente a Roma il 2 gennaio 1922 nel nostro Collegio Serafico; il 18 dicembre 1926 è stata poi arricchita di molte indulgenze e grazie, mediante Breve Apostolico del Sommo Pontefice Pio XI, felicemente regnante, e infine, in data 23 aprile 1927, elevata in Primaria, mediante altro Breve Apostolico.  Siccome questa Pia Unione, senza una Direzione costituita canonicamente, non può conseguire pienamente le sue finalità, ho considerato necessario proporre umilmente all'approvazione del Venerabile Definitorio Generale l'allegato “Programma di Organizzazione della Milizia dell'Immacolata”, che contiene i punti fondamentali della Direzione.    fr. Massimiliano M. Kolbe, O.M.Conv.    Programma di organizzazione della Milizia di Maria Immacolata (M.I.)  1) La M.I., essendo Pia Unione, non richiede “ex iure” di essere costituita sotto forma di corpo organico (can. 707); tuttavia lo può fare, dato che lo statuto (III, Mezzi 2) propone di utilizzare “tutti i mezzi legittimi”, e l'organizzazione è un mezzo adatto e legittimo.  2) Osservato tutto ciò che è necessario, a norma del diritto, per quanto riguarda le associazioni, si stabiliscono le seguenti norme fondamentali di organizzazione della M.I.    I - Direzione Generale  3) La Direzione Generale è governata dal Direttore Generale Ordinario, il quale nomina un proprio Direttore Generale Delegato per l'intera causa mondiale della M.I.  4) Il Direttore Generale Ordinario è il Ministro Generale in carica.  5) Il Direttore Generale Delegato deve essere un sacerdote di età non inferiore a 30 anni, che abbia dato sufficienti prove di zelo e di prudenza nell'azione svolta secondo le finalità della M.I.  6) È compito del Direttore Generale Delegato:  a) svolgere, secondo le direttive del Direttore Generale Ordinario, un'azione mondiale diretta a raggiungere le finalità della M.I. con tutti i mezzi legittimi;  b) curare l'approfondimento degli studi mariani e la loro divulgazione;  c) preparare gli statuti generali della M.I. e le opportune istruzioni secondo le necessità del tempo;  d) curare la formazione e lo sviluppo delle Direzioni Nazionali in ogni nazione;  e) curare il normale funzionamento della Sede Primaria della M.I.;  f) curare che i desideri del Sommo Pontefice, manifestati in qualsiasi modo, vengano fatti conoscere quanto prima e applicati alla M.I. attraverso opportune istruzioni;  g) curare la collaborazione della M.I. con le altre associazioni, soprattutto con l'Azione Cattolica;  h) presentare ogni anno al Direttore Generale Ordinario la relazione scritta dell'attività della M.I.;  i) sottoporre, verso la fine dell'anno, al Direttore Generale Ordinario il programma di attività della M.I. per l'anno successivo, per ottenerne l'approvazione.  7) Affinché possa compiere più facilmente la sua missione, il Direttore Generale Delegato  a) sia libero da uffici che possono essergli di impedimento,  b) sia superiore immediato di tutti i religiosi, sacerdoti e fratelli, che prestano la loro opera nella Direzione Generale,  c) partecipi come vocale al Capitolo Generale.    
II - Direzione Nazionale  
8) La Direzione Nazionale è governata dal Direttore Nazionale Ordinario, il quale nomina un proprio Direttore Nazionale Delegato per l'intera causa della M.I. nella nazione.  9) Nelle nazioni dove i nostri religiosi sono presenti, il Direttore Nazionale Ordinario è il Ministro Provinciale in carica; se vi sono più Province religiose, il Consiglio dei Ministri Provinciali.  10) Il Direttore Nazionale Delegato deve essere un sacerdote zelante nell'attività della M.I.  11) È compito del Direttore Nazionale Delegato:  a) svolgere, secondo le direttive del Direttore Nazionale Ordinario, un'attività su scala nazionale diretta al conseguimento delle finalità della M.I. con tutti i mezzi legittimi;  b) curare l'approfondimento degli studi mariani nella nazione e la loro divulgazione;  c) preparare gli statuti per la nazione e le opportune istruzioni secondo le necessità del tempo;  d) curare con prudenza la formazione dei centri diocesani della M.I. nei luoghi che sembreranno più convenienti per la causa della M.I.;  e) curare che le istruzioni del Direttore Generale e dei rispettivi Ordinari2 vengano applicate alla M.I. della sua nazione e vengano attuate;  f) curare la collaborazione concreta della M.I. con le altre associazioni cattoliche della nazione, soprattutto con l'Azione Cattolica;  g) presentare ogni anno al Direttore Nazionale Ordinario e alla Direzione Generale una relazione scritta dell'attività della M.I. nella sua nazione;  h) sottoporre, verso la fine dell'anno, al Direttore Nazionale Ordinario il programma di attività della M.I. da svolgere su scala nazionale durante l'anno successivo, per ottenerne l'approvazione.  12) Affinché possa compiere più facilmente la sua missione, il Direttore Nazionale Delegato  a) sia libero, se è possibile, da uffici che possono essergli di impedimento,  b) sia superiore immediato dei religiosi, sacerdoti e fratelli, che prestano la loro opera nella Direzione Nazionale; nelle nazioni in cui la Direzione si è talmente evoluta da costituire un convento autonomo, egli ne sia il Guardiano,  c) partecipi come vocale al Capitolo Provinciale.  

 __________ Traduzione dal latino.    

 
Nota 666.1 La data della presente lettera è posta, nell'originale, immediatamente prima della firma finale (“Scripsi in Nagasaki die 24 Aprilis anni 1936”). L'intero documento - allegato agli Atti del Capitolo generale dell'Ordine dei Frati Minori Conventuali, celebrato a Roma dal 27 maggio 1936 e seguenti - fu sottoposto all'esame del Capitolo stesso.  
Nota 666.2 L'analisi dei termini latini “respectivorum Ordinariorum” non permette di chiarire se p. Massimiliano si riferisca agli “Ordinarii locorum”, ossia ai Vescovi delle diocesi costituite nella nazione, o ai “Directores Ordinarii” della M.I. Tuttavia, un attento esame della lettera suggerisce la prima possibilità come la più probabile e logica.





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